“La situazione in Afghanistan è drammatica”, dichiara Alberto Cairo durante un’intervista con Rainews24.
Alberto Cairo, delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa, durante un’intervista a Rainews24 ha fatto chiarezza sulla terribile situazione in Afghanistan. Non ci sono più soldi per pagare né i medi né i medicinali, e la gente che non ha possibilità di curarsi arriva alla Croce Rossa quando ormai è troppo tardi.
Afghanistan: sanità al collasso
Secondo quanto comunicato dall’inviato delle Nazioni Unite dell’Afghanistan, emerge che i fondi per gli ospedali ancora non arrivano perché non ci sono donatori. A confermalo è Alberto Cairo che, parlando con Rainews24, dichiara: “Si prevede nei prossimi mesi i salari dei medici e degli infermieri degli ospedali pubblici non potranno essere pagati“.
“C’è una fuga di medici: chi può se ne va”, ammette Cairo spiegando che gli operatori sanitari o decidono di scappare via o lavorano nel privato.
“La situazione in Afghanistan è drammatica”, afferma Cairo. Lo è da tanto tempo, ma adesso “se si aggiunge questo nuovo problema i pazienti finiranno per non andare direttamente in ospedale, non si faranno curare”. Molte persone arrivano in Croce Rossa “quando è troppo tardi, quando si può fare molto poco per loro”.
Ospedali privati inaccessibili
In questo momento, negli ospedali pubblici le cure sono gratuite: “Non le medicine, ma le operazioni chirurgiche”, precisa. Gli ospedali privati invece, nonostante siano numerosi, sono anche inaccessibili a livello di costi. “Se i medici e gli ospedali non saranno pagati, la situazione sarà peggiore”, rende noto lo scrittore.
Nel Paese le medicine sono scarsissime, i costi per importarle sono alti e quindi “arrivano spesso medicine contraffatte o di una quantità insufficiente“, svela Alberto Cairo.